Il ginocchio è un’articolazione complessa, che unisce la coscia e la gamba. E’ snodo fondamentale tra anca e caviglia che spesso lo costringono a compensi. La sua struttura anatomica è composta da due ossa lunghe, femore e tibia, che si articolano tramite due cuscinetti fibrosi, i menischi, favorenti la congruenza assieme alle cartilagini di rivestimento. Due spessi legamenti interni all’articolazione, crociato anteriore (LCA) e posteriore (LCP), che ne assicurano la stabilità sui diversi piani di movimento. Esternamente l’articolazione è protetta da altri due legamenti: collaterale laterale (LCL) e mediale (LCM), fondamentali nei movimenti che la deformano in varismo e valgismo. Sulla cavità anteriore del femore è collocata la rotula (osso sesamoide), limitatineimovimenti dal piccolo spazio in cui risiede e dal tendine rotuleo che passivamente la contiene. Oltre al tendine rotuleo che rappresenta il punto di passaggio in cui il muscolo quadricipite si inserisce sulla tibia, il ginocchio possiede altri tendini che lo rinforzano dall’esterno della capsula articolare e garantiscono movimento, essendo le “corde” collegate ai muscoli. In particolare postero-lateralmente troviamo il tendine del bicipite femorale e antero-medialmente i tendini della zampa d’oca (gracile, semitendinoso, sartorio) così definiti per via della loro disposizione. E’ importante sottolineare che strutture tendinee e legamentose differiscono inoltre per elasticità e consistenza fibrosa. Dopo aver analizzato le strutture che formano il ginocchio, capiamo come possano rispondere a due diverse esigenze funzionali: Stabilità e mobilità. Dev’essere in grado di supportare il peso del nostro corpo e le leve che quotidianamente gli richiediamo nelle attività della vita quotidiana, così come dev’essere capace di adattarsi e coordinarsi con i movimenti di anca e piede soprattutto in attività dinamiche quali la camminata, la corsa ed altri gesti sport specifici più complessi. Tutto questo grazie ad una complessa elaborazione neuro fisiologica delle informazioni esterne: vengono registrate dai sensori (recettori) articolari, sviluppate a livello del sistema nervoso centrale (cervello e cervelletto) e rapidissima conseguente risposta in un movimento del corpo.
Una specifica Rieducazione, guidata dai nostri Fisioterapisti FISIO LOGIK, è utile a rispondere a queste complesse richieste funzionali.