Riprendendo quanto esposto nell’articolo precedente, distinguiamo tre categorie principali di edema:
Più approfonditamente affronteremo di seguito insieme alla Fisioterapista specializzata nella valutazione e trattamento delle patologie del sistema linfatico, la Dott.ssa Pirani Elisa.
Essendo la diagnosi insidiosa, il lipedema è spesso confuso con obesità o la cosiddetta “cellulite”; se non individuato e trattato per tempo, esso può evolvere in quadri misti come lipo-linfedema o lipo-flebo-linfedema, il cui trattamento è particolarmente complesso.
E’ una condizione patologica progressiva dovuta a un’infiammazione cronica del tessuto connettivo (lasso e adiposo), il quale viene alterato nella funzione e nella struttura; il sistema linfatico è (almeno in fase iniziale) integro, trattandosi di insufficienza dinamica.
È una malattia con predisposizione familiare che colpisce quasi esclusivamente le donne; sembra, infatti, essere correlata a un’alterazione dei rapporti tra i diversi ormoni sessuali femminili.
Clinicamente l’edema si presenta:
– simmetrico e bilaterale (in particolare agli arti inferiori, senza coinvolgimento del piede)
– pallido ma facilmente suscettibile a ecchimosi (simil livido) ed ematomi
– fresco
– segno della fovea (affossamento alla digitopressione sulla pelle) e di Stemmer (sollevare una plica cutanea) negativi
– dolore di tipo tensivo.
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una prima Valutazione con la Dott.ssa Pirani Elisa.
La Fisioterapista specializzata che si occupa delle patologie del sistema linfatico.
E’ una condizione patologica che deriva dal malfunzionamento del sistema venoso, il quale si trova in uno stato ipertensivo cronico dovuto a incontinenza valvolare e/o occlusione di vasi, e ha come manifestazione finale un’insufficienza linfatica dinamica.
Segni o indizi che precedono il flebolinfedema possono essere varici ed esiti di trombosi venosa.
Ancora una volta il sesso femminile risulta essere più colpito di quello maschile, con situazioni predisponenti quali: gravidanze, anticoncezionali, ritenzione idrica, sovrappeso.
Le caratteristiche cliniche sono:
– asimmetria e bilateralità, soprattutto a livello distale
– colorito rosso-violaceo con discromie per iper/ipo-pigmentazione
– calore
– segno della fovea positivo, segno di Stemmer negativo
– dolorabilità.
In seguito a un eco-doppler venoso eseguito dal Medico specialista in Angiologia, è possibile individuare la stasi venosa e impostare una terapia farmacologica con anticoagulanti affiancata da un trattamento elastocompressivo con bendaggi e tutori.
La fisioterapista specializzata Dott.ssa Pirani Elisa, valuterà questi aspetti e costruirà un programma personalizzato per far fronte al linfedema e ai disagi che ne derivano.
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